Cineforum - Fare scuola al (e per il) Cinema!

In collaborazione con il Cinema Nuovo di Vergato, serie di matinée su temi di educazione civica

Tipologia

Progetti area umanistica

Anno

2024-‘25

Stato

In corso

Inizio

2024-11-20

Fine

2025-08-30

Obiettivi

“Fare scuola al (e per il) Cinema!” è un progetto educativo che si propone queste finalità:

  • Utilizzare la sala cinematografica come ambiente di apprendimento e la dimensione narrativa tipica del linguaggio cinematografico come strumento didattico, valorizzando il valore educativo del cinema, per favorire ed incentivare una condizione di apprendimento interattivo e partecipato, attraverso la pratica laboratoriale, stimolando nei ragazzi la sperimentazione attiva e lo sviluppo della relazione empatica. L'educazione visiva e la narrazione cinematografica saranno utilizzati come strumenti didattici per favorire l’acquisizione di quelle life skills ritenute fondamentali e che rientrano tra gli obiettivi educativi del Piano dell’offerta formativa triennale del nostro istituto. Le proiezioni scelte saranno individuate dai dipartimenti di Lettere, Inclusione e Ambiente, e tratteranno temi relativi all’intercultura, all’integrazione, alla solidarietà e alla cittadinanza. Scopo dell’iniziativa è promuovere, grazie anche ad attività propedeutiche alla visione del film da parte di alcuni docenti, l’educazione ai valori dell’accoglienza, dell’inclusione sociale, della pace, della solidarietà, della responsabilità e della non violenza, che sono fondamento di una cittadinanza attiva ed inclusiva..
  • Avvicinare i giovani al cinema come spazio e dimensione sociale, culturale e di crescita. Lo slogan della 78a Mostra del Cinema di Venezia recitava “Il cinema è di tutti”, e se ciò è indubbiamente vero per l’arte cinematografica, non lo si può più dire dei cinema come spazio di fruizione per i giovani... Nella progressiva desertificazione socio-culturale del nostro Paese, il fenomeno della chiusura e dell’abbandono delle sale cinematografiche è ormai un fenomeno che ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza nazionale, esacerbata dall’emergenza pandemica che ha reso ancor più drammatica una situazione già di fatto per molti versi compromessa. Così il Cinema da sempre “tempio della settima arte”, luogo esclusivo di celebrazione del rito collettivo e quasi sacrale della condivisione pubblica dell’opera cinematografica, rischia di perdere (o ha già perso?) gran parte del suo potere attrattivo nei confronti di un pubblico che sempre più emigra verso la modalità di visione “privata” dei film attraverso le piattaforme digitali, in funzione di mutate esigenze, abitudini e convenienze di intrattenimento e di consumo. Questo progetto si propone dunque di rieducare i giovani alla sala cinematografica che offre l’opportunità unica di condividere un’esperienza collettiva che al tempo stesso è emozione, piacere e passione. Rispetto, infatti, alla fruizione “privata” l’esperienza della visione “collettiva” in sala possiede ancora un incomparabile punto di forza in più: il “fattore umano”, che è in grado di far mutare la percezione stessa dell’opera da parte del pubblico riuscendo ad innescare l’atto della condivisione emozionale tra spettatori che consapevolmente intendono prendere parte ad un evento/rito collettivo.  Il Cinema è sempre stato un inestimabile patrimonio collettivo di storia, socialità e cultura (e spesso anche di arte e architettura) radicato in tutti i quartieri delle nostre città e dei nostri paesi e depositario di memorie, costumi e abitudini del nostro vivere. La chiusura dei cinema e la sparizione di questo patrimonio identitario rappresenta quindi una sconfitta per l’intera collettività, una perdita profonda e insanabile di luoghi urbani sottratti alla cultura, alla socialità e all’economia dei territori, uno spreco di risorse materiali e immateriali che non potranno essere più recuperate. Le sale cinematografiche rappresentano un prezioso “bene comune” di altissimo valore socio-relazionale-culturale e per questo l’istituzione scolastica non può rinunciare a trasmettere come valore educativo in sé questa consapevolezza, precondizione indispensabile per avviarne un concreto processo di salvaguardia, recupero e valorizzazione del luogo Cinema.
  • Utilizzare il cinema come terapia di  gestione delle proprie emozioni: infatti accede spesso che nel buio delle sale cinematografiche l’ideale schieramento di quelle forze della psiche chiamate affetti muta radicalmente il suo profilo in quanto il potente effetto evocativo, simbolico e allegorico delle immagini filmiche aiuta a comporre ed elaborare le emozioni grezze in processi affettivi molto più complessi, profondi e consapevoli.

Luogo

Istituto di Istruzione Superiore "Luigi Fantini"

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